lunedì 25 giugno 2012

Bianco Latte, Via Filippo Turati, n. 30 Milano - Tel. 0262086177


E’ sempre difficile lasciare un luogo che rimane nel cuore. Firenze ha fatto vibrare le nostre emozioni: la sua arte, la cordialità della gente, la bellezza del territorio ci ha impressionato e siamo restii a tornare in terra sicula. Dopo i libri di “storia”, “geografia” ed “arte gastronomica”, Milano sembra perfetta come seconda tappa del nostro viaggio: questa volta il “libro dello shopping” sarà padrone delle nostre passeggiate. La città della moda è famosa per il suo quadrilatero compreso tra  Via Montenapoleone, Via della Spiga, Corso Venezia e Via Manzoni: le grandi firme fanno luccicare i nostri occhi rendendoci forse troppo avide…e facendoci ripulire dei nostri risparmi. Eugenio Montale definì la città della Madonnina “un enorme conglomerato di eremiti”: perché a noi invece appare come una bellissima città piena di negozi e ristoranti dove la noia sembra non viver qui? Troppi pacchi, troppi chilometri percorsi a piedi: è ora di ristorarsi (siamo qui per questo). Ci troviamo in Via Turati ed al civico 30 la nostra attenzione è catturata dall’insegna “Biancolatte”. Decidiamo di entrare: la fame ci sta divorando.

Accoglienza ed atmosfera: Il locale ha vari ambienti: una gelateria, una sala ristorante ed un negozio che propone i prodotti naturali “Biancolatte”, ma anche raffinati articoli da regalo. Il colore dominante è il bianco: il luogo appare candido ed immacolato come il nostro alimento quotidiano. La parola d’ordine sembra essere genuinità. L’arredamento luminoso, chic ed accurato richiama lo stile di un cottage inglese: soltanto il chiasso degli avventori, prezzo da pagare per un locale modaiolo, ci ricorda di essere in un ristorante di una grande metropoli.

Pane e vino. Il menù è semplice come si addice all’atmosfera del locale. Tra gli ingredienti, tutti freschissimi, predominano il latte ed i suoi derivati. Le pietanze vanno dagli antipasti di bocconcini di mozzarella impanati, ai primi piatti della tradizione italiana: spaghetti alla carbonara, mezze maniche cacio e pepe, ravioli burro e salvia, paccheri al pomodoro di Sicilia. La presentazione è raffinata e le porzioni sono abbondanti. Una menzione particolare merita il dolce (non dimentichiamo che il locale nasce come gelateria). Ed ecco quindi le torte di nonna Lia con aggiunta di gelato ed il “biancosù”, una prelibata rivisitazione del tradizionale tiramisù in versione bianca, servito con panna e cioccolato fuso. Buona anche la lista dei vini ispirati all’ottima tradizione italiana.

Servizio. Il personale è cortese, ma il servizio è lento e non adeguato al locale soprattutto nel caso di un veloce brunch.  

Prezzi. Per un brunch intorno a 35- 40 €

Voto: 7

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